Calendula L., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Asteraceae, originario di Europa, Nord Africa e Medio oriente. Comprende una ventina di specie, la più conosciuta delle quali è la Calendula officinalis.
Il nome deriva dal latino Calendae, parola con la quale i Romani indicavano il primo giorno del mese, dato che fiorisce una volta al mese durante tutta l'estate.
Il genere Calendula comprende una ventina di specie. Si tratta di erbacee della famiglia delle Composite, annuali, biennali o perenni. Fusto eretto, foglie tenere ed alterne, fiori ligulati di colore che varia dal giallo vivo al rosso-arancio (da cui il nome popolare fiorrancio). Un elemento determinante per l'esatta identificazione delle varie specie è dato dalla forma del frutto (achenio) "rostrato" se ricurvo e prolungato in una specie di becco privo di spine; "cimbiforme" se ricurvo, alato, ma privo di becco; "anulare" se molto ricurvo, spesso tanto da chiudersi ad anello, privo di ali e di spine.[1]
Quasi tutte le specie sono di area mediterranea. In Italia si trovano allo stato selvatico le specie C. arvensis e C. suffruticosa; la specie C. officinalis, coltivata ovunque per ornamento, può trovarsi spontaneizzata e inselvatichita da 0 a 600 m sul livello del mare.[2]
Il genere Calendula comprende le seguenti specie e sottospecie:[3]
In Italia sono presenti le seguenti specie:[4]
Diverse specie di Calendula sono utilizzate come pianta ornamentale per decorare i giardini o in vaso sui terrazzi; alcune specie sono coltivate industrialmente per la produzione di fiori recisi.
Utilizzate spesso anche in ambito gastronomico, per colorare piatti e insalate, nonché come succedaneo dello zafferano.
I fiori di Calendula officinalis sono utilizzati come rimedio fitoterapico per le loro proprietà antispasmodiche e cicatrizzanti; in omeopatia viene consigliata anche in caso di ustioni, di cure dentarie e dopo il parto.[5]
Calendula L., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Asteraceae, originario di Europa, Nord Africa e Medio oriente. Comprende una ventina di specie, la più conosciuta delle quali è la Calendula officinalis.
Il nome deriva dal latino Calendae, parola con la quale i Romani indicavano il primo giorno del mese, dato che fiorisce una volta al mese durante tutta l'estate.