I Primati (sing. primate) (Primati Linnaeus, 1758; dal latino Primates, "migliore") sono un ordine di mammiferi placentati comprendenti i tarsi, i lemuri e le scimmie, tra cui l'uomo moderno.
Escludendo l'uomo, che è una specie cosmopolita, oggi sono diffusi in America meridionale e centrale, Africa, Europa (Gibilterra) e Asia.
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Tutti i primati, dall'uistitì pigmeo al gorilla, hanno in comune le seguenti caratteristiche:
Le specie del Vecchio Mondo tendono spesso a presentare dimorfismo sessuale, consistente di solito nelle maggiori dimensioni dei maschi. Questo dimorfismo potrebbe dipendere dal fatto che le scimmie del vecchio mondo tendono a costruirsi harem o a non formare coppie fisse, perciò solo i maschi più grossi e forti riescono a prevalere nella competizione sessuale. Infatti, nelle specie del Nuovo Mondo, che formano coppie stabili, il dimorfismo sessuale è ridotto o assente.
Linneo, nel suo Systema Naturae, classificò 4 generi nell'ordine dei Primates:
Geneticamente, i primati sembrano essere imparentati coi lemuri volanti e con le tupaie (che un tempo erano classificate come primati), coi quali costituiscono il clade degli Euarchonta. Questo clade si somma al clade dei Glires, che comprende roditori e lagomorfi, a formare il superordine degli Euarchontoglires.
Alcuni studiosi sono propensi a considerare i lemuri volanti come sottordine dei primati e retrocedere quelli attualmente classificati come primati al sottordine di nuova istituzione degli Euprimates.
In passato la classificazione dei Primates contemplava la suddivisione in due sottordini: Prosimiae (o Prosimii) e Anthropoidea [1]. Attualmente questa suddivisione non è più accettata.
La moderna classificazione, basata sulla cladistica e quindi più aderente alla realtà evolutiva, suddivide l'ordine dei Primati in due sottordini: Strepsirrhini e Haplorrhini[2].
I Primati (sing. primate) (Primati Linnaeus, 1758; dal latino Primates, "migliore") sono un ordine di mammiferi placentati comprendenti i tarsi, i lemuri e le scimmie, tra cui l'uomo moderno.
Escludendo l'uomo, che è una specie cosmopolita, oggi sono diffusi in America meridionale e centrale, Africa, Europa (Gibilterra) e Asia.
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