Il glicine giapponese (Wisteria floribunda (Willd.) DC.) è una pianta rampicante della famiglia delle Fabacee[1], nativa del Giappone. Crescendo sino a 9 metri di altezza, ha un tronco molto legnoso.
Venne importata dal Giappone negli Stati Uniti negli anni '30 dell'Ottocento[2][3], giungendo in contemporanea anche in Europa dove venne importata dal botanico bavarese Philipp Franz von Siebold, ma a causa della guerra col Belgio essa non poté essere studiata a fondo e molte piante coltivate sperimentalmente andarono distrutte. Gli studi vennero ripresi poco dopo dal botanico svizzero Augustin Pyrame de Candolle il quale fu il primo a distinguerla dalla Wisteria sinensis e a darle il nome di Wisteria floribunda per l'abbondanza di fiori che la contraddistinguono.
La Wisteria giapponese può crescere in lunghezza anche per 30 metri attraverso tralci potenti annodati su sé stessi in senso orario (al contrario della Wisteria cinese dove essi sono annodati in senso antiorario). Le foglie sono piccole, di colore verde chiaro, pinnate, di 10–30 cm di lunghezza. Le foglie dispongono di 9-13 pinnule, ciascuna di 2–6 cm di lunghezza. I frutti sono composto da dei baccelli di colore marrone, velenosi, di 5–10 cm di lunghezza che maturano in estate e persistono per tutto l'inverno.[4] La pianta può vivere anche oltre i 50 anni. Wisteria floribunda presenta delle somiglianze con Wisteria sinensis (Wisteria cinese).
L'infiorescenza di Wisteria floribunda è la più appariscente di tutto il genere Wisteria, con racemi di fiori particolarmente lunghi che possono raggiungere anche i 40 cm (in particolare nella varietà Lilac Rose). Su ogni pedicello, la pianta porta 60-80 singoli fiori. Questi racemi possono essere di colore variabile dal bianco, al rosa, al violetto, al blu e fioriscono da inizio-metà primavera in poi. I fiori hanno un profumo singolare, simile a quello dell'uva. La fioritura prematura della Wisteria giapponese può creare dei problemi nelle aree a clima temperato dove delle gelate possono distruggere le gemme dei fiori dell'annata: rispetto agli altri glicini orientali, infatti, la Wisteria floribunda ha un periodo di fioritura medio-precoce (metà aprile) con una durata di 15-20 giorni.
La coltivazione di Wisteria floribunda è piuttosto semplice in quanto l’apparato radicale si adatta a tutti i tipi di terreno anche se, in quelli particolarmente calcarei, può far presentare sintomi di clorosi alle foglie; predilige quindi terreni profondi, freschi e ben drenati.
Essendo una pianta eliofila l'esposizione ottimale e quella a sud. La pianta sopravvive tranquillamente anche a climi che giungono sino ai -20 °C.
Disponendo di un'infiorescenza lunga, la Wisteria floribunda è particolarmente adatta per coprire pergolati, offrendo un'ottima copertura vegetale unita a molto colore e profumo. La pianta è ad ogni modo particolarmente versatile e può essere coltivata tranquillamente anche contro un muro, oppure su una colonna o su un palo; a seconda delle preferenze può essere coltivata anche a cespugli, ad alberello o come bonsai.
La potatura annuale è necessaria per il mantenimento in ordine della pianta e si effettua in due periodi dell'anno: la prima, a fine inverno, accorciando i rami sviluppatisi l'anno precedente lasciando 4-6 gemme per ciascun ramo, mentre la seconda potatura (detta "verde") si compie a luglio e consiste nell'asportare gli eventuali polloni e stoloni sviluppatisi alla base della pianta ma, soprattutto, accorciando i rami a circa 40 cm (8-10 gemme).
Wisteria floribunda presenta le seguenti cultivar:
Semi (Museo di Tolosa)
Pergolato di Wisteria floribunda al Santuario di Kameido Tenjin
Il glicine giapponese (Wisteria floribunda (Willd.) DC.) è una pianta rampicante della famiglia delle Fabacee, nativa del Giappone. Crescendo sino a 9 metri di altezza, ha un tronco molto legnoso.