Xanthorrhoea Sm., 1798 è un genere di piante monocotiledoni endemico dell'Australia.
La classificazione APG IV assegna il genere alla famiglia Asphodelaceae, come unico genere della sottofamiglia Xanthorrhoeoideae.[1]
Il nome del genere deriva dal greco xanthos (ξανθος) = giallo e rhoia (ροία) = flusso, in riferimento alla resina gialla prodotta da queste piante.
Comprende specie perenni il cui fusto, sotterraneo in alcune specie, alto fino a 7 m in altre, è delimitato dall'accumulo dei residui delle basi foliari attorno al vero e proprio tessuto meristematico secondario; alla base delle foglie, aghiformi, lunghe 30–140 cm, sono presenti delle ghiandole che secernono una resina vegetale aromatica, che compatta i residui foliari, costituendo una barriera impermeabile all'aria, all'acqua e anche al fuoco.[2]
I fiori sono riuniti in una lunga infiorescenza a spiga che in alcune specie può raggiungere la lunghezza di alcuni metri. La fioritura, che avviene in diversi periodi a seconda delle specie, può essere stimolata dagli incendi.[3]
Comprende le seguenti specie:[4]
Dagli arbusti di varie specie di Xanthorrhoea (X. quadrangulata, X. australis, X. arborea) viene estratta la scialacca, una resina vegetale di colore giallastro, tradizionalmente utilizzata dagli aborigeni australiani come adesivo per la riparazione di oggetti[5], e attualmente impiegata per la creazione di vernici e lacche e per la realizzazione di fuochi pirotecnici[6].
Xanthorrhoea Sm., 1798 è un genere di piante monocotiledoni endemico dell'Australia.
La classificazione APG IV assegna il genere alla famiglia Asphodelaceae, come unico genere della sottofamiglia Xanthorrhoeoideae.