Le Chimaeridae sono una famiglia di pesci cartilaginei appartenente all'ordine dei Chimaeriformes.
Anche se sono pesci cartilaginei e non ossei, si sono separati dalla linea evolutiva di razze e squali circa 300 milioni di anni fa.[1] Apparsi sin dall'era dei dinosauri, appaiono tutt'oggi per nulla invariati, o almeno in una percentuale minima, nelle caratteristiche comportamentali e morfologiche. Essendo animali molto difficili da trovare ed individuare, è difficile studiarli e sono per questo poco conosciuti.
Sono un genere di pesci medio-grandi, hanno infatti una lunghezza che va dai 40 cm fino a raggiungere i 150 cm, a seconda della specie al quale appartengono. Vengono chiamati pesci dal naso a punta (o pesci coniglio) per la forma del loro naso, tozzo e arrotondato. Alcuni di essi vengo anche chiamati pesci topo, perché presentano una lunga e sottile pinna caudale, appunto, simile alla coda di un topo.
Abitano le acque marine tropicali o temperate, ma comunque generalmente calde, di tutto il mondo. Vivono a grandi profondità, tanto che vengono definiti pesci abissali; tuttavia, alcune specie possono essere trovate anche a pochi metri dalla superficie del mare.
Le Chimaeridae si suddividono in trentatré specie, raggruppate in due grandi generi:
Le Chimaeridae sono una famiglia di pesci cartilaginei appartenente all'ordine dei Chimaeriformes.
Anche se sono pesci cartilaginei e non ossei, si sono separati dalla linea evolutiva di razze e squali circa 300 milioni di anni fa. Apparsi sin dall'era dei dinosauri, appaiono tutt'oggi per nulla invariati, o almeno in una percentuale minima, nelle caratteristiche comportamentali e morfologiche. Essendo animali molto difficili da trovare ed individuare, è difficile studiarli e sono per questo poco conosciuti.