Cyrtoptyx latipes Rondani, 1874, è un insetto della famiglia degli Pteromalidi (Hymenoptera: Chalcidoidea) parassitoide della mosca dell'olivo.
La specie è probabilmente originaria di un areale che si estende dal Mar Egeo all'India. La sua presenza è citata in Europa (Spagna, Grecia, Italia, Cipro, Croazia e ex-Iugoslavia), in Africa (Libia, Egitto, Eritrea), in Asia (Turchia, Siria, Libano, Caucaso, Pakistan, India, Cina).
L'insetto ha un corpo lungo 3-5 mm (più breve nel maschio, più lungo nella femmina). I colori sono variabili secondo le descrizioni fatte da diversi Autori (Masi, Russo, Viggiani), ma in generale predomina il nero, con tonalità più scure nel capo e nel torace e più chiare nell'addome. I riflessi tendono all'azzurro nel torace, talvolta verdastri, al violaceo nell'addome, con tonalità verdi-dorate alla base.
Il capo è largo, con antenne composte da 13 articoli, subcilindrici, differenti nel maschio e nella femmina. Il maschio ha due anelli e il funicolo composto da 6 articoli, la femmina ha tre anelli e funicolo di 5 articoli. La clava è corta, lunga quanto i due articoli terminali del funicolo presi insieme, e leggermente più ingrossata rispetto al funicolo. Le antenne hanno un colore giallo-bruno.
Il torace reca una scultura finemente reticolata, con notauli incompleti che arrivano alla metà del mesoscuto. Pronoto ben evidente e scutello convesso e arrotondato posteriormente. Le ali sono ialine, con vena marginale più breve della submarginale. La vena postmarginale è lunga circa 4/5 della marginale e la stigmale è ancora più breve.
L'addome è sessile, nella femmina ha una forma affusolata ed è lungo quanto il capo e torace nell'insieme, nel maschio è lungo quanto il torace e stretto (circa 2/3 del torace).
Il Cyrtoptyx è un ectoparassita polifago di cui si conosce da molto tempo la sua attività sulle larve di Bactrocera oleae, grazie alle ricerche di Silvestri, Martelli e Masi nei primi decenni del XX secolo.
La femmina paralizza la larva della mosca e depone nella mina un uovo da cui sguscia dopo due giorni la larva del parassitoide. Questa si accolla al fitofago e si nutre fino a condurla alla morte, lasciandone le spoglie nerastre. Il ciclo completo di sviluppo fino all'impupamento dura circa 10 giorni e lo sfarfallamento circa una settimana dopo l'impupamento. In media una generazione ha la durata di circa 3 settimane in estate e di un mese all'inizio dell'autunno. In Italia compie 2-3 generazioni a spese della mosca secondo la latitudine.
Il ruolo attribuito al Cyrtoptyx nella zoocenosi antagonista della B. oleae è controverso: secondo Silvestri sarebbe il principale parassitoide in alcune località, secondo altri autori (Bua, Viggiani, Russo) è da ritenersi invece poco frequente se non raro. Questi dati apparentemente contraddittori sarebbero dovuti ad osservazioni condotte in località con differenti biocenosi e in annate differenti, da cui deriverebbe una maggiore o minore presenza dello Pteromalide in relazione alla disponibilità di altri ospiti secondari su cui completare il ciclo.
La polifagìa dello Pteromalide è nota già dagli anni venti: ad esempio il Masi, nel 1922, cita l'associazione del Cyrtoptyx a galle prodotte dal Lepidottero Coleophora stephanii sull'Atriplex halimus in Calabria[1]. Un quadro complessivo degli ospiti secondari del parassitoide è rimasto tuttavia sconosciuto fino agli anni settanta-ottanta. Attualmente la letteratura cita fra gli ospiti del C. lapites anche alcuni Coleotteri Curculionidi, due lepidotteri e, come iperparassita un Calcidoide Eulofide, parassitoide minore della mosca[2].
Ordine Famiglia Specie Nome comune Pianta associata Coleoptera Curculionidae Hypolixus truncatulus Punteruolo Pachytychius hordei Punteruolo Diptera Tephritidae Bactrocera oleae Mosca dell'olivo Olivo Hymenoptera Eulophidae Teleopterus erxia Lepidoptera Coleophoridae Coleophora stephanii Atriplex halimus Tortricidae Cydia sinanaCyrtoptyx latipes Rondani, 1874, è un insetto della famiglia degli Pteromalidi (Hymenoptera: Chalcidoidea) parassitoide della mosca dell'olivo.
Cyrtoptyx latipes is een vliesvleugelig insect uit de familie Pteromalidae. De wetenschappelijke naam is voor het eerst geldig gepubliceerd in 1874 door Camillo Róndani.
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