Tragopogon crocifolius, comúnmente conocido como barbaja , salsifí de color, teta de vaca, entre otros, es una especie de planta anual o bienal herbácea del género Tragopogon de la familia de las asteráceas.
Es una especie anual o bienal, de raíz fusiforme y con tallos simples o ramificados de 10-80 cm de alto. La hojas, estrechamente lineares, son algo más anchas en sus bases. El pedúnculo floral no es inflado en su parte distal, por debajo del involucro que tiene 5-12 brácteas 1/3 más largas que las flores. Las lígulas externas son de color violeta con bases amarillas, o inusualmente, enteramente de uno u otro color, mientras las internas son amarillas y raramente violetas. Las cipselas, de unos 2 cm de largo, tienen el cuerpo más o menos tuberculado con un fuerte pico, igual de largo que el cuerpo, terminado por un anillo apical glabro o pubescente coronado por un vilano de unos finos pelos plumoso.[1]
Nativa y endémica del Mediterráneo occidental (Francia, península ibérica, Italia, incluida Sicilia, Marruecos y Argelia); introducida en Noruega y Suecia.[1][2]
Dispersa en toda la península ibérica, sobre todo en la mitad septentrional de España; ausente de las Islas Baleares y de las Islas Canarias; escasa en Portugal.[3]
La especie ha sido descrita originalmente por Carlos Linneo en y publicado en Systema Naturae, Editio Decima, p. 1191 en 1759[2].[4]
Número de cromosomas: 2n=12.[10]
Están aceptados los híbridos siguientes:
Tragopogon crocifolius, comúnmente conocido como barbaja , salsifí de color, teta de vaca, entre otros, es una especie de planta anual o bienal herbácea del género Tragopogon de la familia de las asteráceas.
Tragopogon crocifolius Carl Linnaeus, 1759 è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Da Dioscoride sappiamo che il nome della pianta (e quindi del genere) deriva dal greco τραγος (tragos = caprone) e πὠγων (pogon = barba) per la somiglianza delle setole del pappo con la barba di un caprone. Il nome volgare più comune e antico (Barba di becco) sembra derivi da una dizione longobarda (bikk=becco). L'epiteto specifico (crocifolius) indica genericamente delle foglie gialle.[3]
Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dal botanico Carl Linnaeus (1707-1778) nella pubblicazione " Systema Naturae. Editio decima, reformata." ( Syst. Nat., ed. 10. 2: 1191 ) del 1759.[4]
Habitus. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. In queste piante è presente anche la forma biologica emicriptofita bienne (H bienn), piante erbacee con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e si distinguono dalle altre per il ciclo vitale biennale. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[5][6][7][8][9][10][11]
Fusto. La parte aerea del fusto è eretta, sottile e poco ramosa. L'altezza varia da 20 cm a 60 cm. Le radici in genere sono costituite da un fittone (quella principale può essere molto sviluppata).
Foglie. Le foglie si distinguono in basali e cauline. Lungo il caule sono disposte in modo alternato; quelle inferiori spesso sono conduplicate e amplissicauli; quelle superiori, sessili, sono più piccole. La lamina in genere è lineare-graminiforme, con margini interi (o ondulati) e apice acuminato (la base non è allargata). Dimensioni delle foglie: larghezza 2 – 4 mm; lunghezza 10 – 15 cm.
Infiorescenza. Le infiorescenze sono composte da capolini singoli su un peduncolo allungato e non ingrossato. Il capolino (discoide e omogamo) è formato da un involucro a forma cilindrica composto da 5 - 8 brattee (o squame) disposte generalmente su una sola serie, all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti ligulati. L'infiorescenza può essere sottesa da alcune brattee (esterne all'involucro) e in genere più lunghe delle corolle. Le brattee dell'involucro, a forma da lineare-lanceolata a triangolare-lenceolata, sono poco più lunghe dei fiori; i margini sono interi (bianchi) e gli apici sono acuti. Il ricettacolo è nudo, ossia è privo di pagliette a protezione della base dei fiori; è liscio, glabro e a forma convessa. Diametro dei capolini: 3 – 5 cm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e zigomorfi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. L'achenio, fusiforme o cilindrico, è ristretto all'apice ed è provvisto di un lungo becco; la superficie è colorata di scuro, dal marrone a tonalità più chiare, e può avere da 5 a 10 coste. Sono presenti dei tubercoli di 0,1 mm. Il becco in genere è lungo quasi come l'ovario, ed è il risultato della metamorfosi del tubo calicino durante le fasi della maturazione. Gli acheni sono privi di carpoforo. Il pappo è formato da 12 - 20 setole piumose ma rigide su una sola serie, ed è persistente; il colore è giallastro; alla base le setole possono essere connate. Lunghezza dell'achenio: 12 – 16 mm. Lunghezza del becco: 5 – 10 mm. Lunghezza del pappo: 2 cm.
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[16], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[18]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]
Il genere della specie di questa voce appartiene alla sottotribù Scorzonerinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Scorzonerinae è il secondo clade che si è separato dalla tribù.[9]
All'interno della sottotribù sono stati individuati diversi cladi, alcuni in posizione politomica. Il genere di questa voce, da un punto di vista filogenetico, si trova in una posizione centrale e con il genere Geropogon forma un "gruppo fratello" (differiscono soprattutto per gli acheni e il pappo). Il genere Tragopogon come è descritto attualmente è monofiletico.[11]
I caratteri distintivi per la specie di questa voce sono:[10]
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 12.
Per questa spcie sono indicate due sottospecie.[2][10]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
Tragopogon crocifolius Carl Linnaeus, 1759 è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae.
Tragopogon crocifolius é uma espécie de planta com flor pertencente à família Asteraceae.
A autoridade científica da espécie é L., tendo sido publicada em Systema Naturae, Editio Decima 2: 1191. 1759.[1]
Trata-se de uma espécie presente no território português, nomeadamente os seguintes táxones infraespecíficos:[2]
Tragopogon crocifolius é uma espécie de planta com flor pertencente à família Asteraceae.
A autoridade científica da espécie é L., tendo sido publicada em Systema Naturae, Editio Decima 2: 1191. 1759.
Gotländsk haverrot (Tragopogon crocifolius) är en växtart i familjen korgblommiga växter.
Växten är 10–30 centimeter hög, tvåårig och har en kort, hög, kraftig, ljusgrön och årig stjälk med många stjälkomfattande ullhåriga smal blad. Under sitt andra år blommar växten i juni med en dubbel, fåblommig blomkorg.[1]
Gotländsk haverrot förekommer främst i Sydeuropa och österut till Västasien. I Nordeuropa är Gotland enda växtplatsen. Troligen har den kommit in till ön med gräsfrö från Sydeuropa under 1800-talet. De förekommer främst i Visbys omnejd.[1]
Gotländsk haverrot kan bilda hybrider med Ängshaverrot och Stor haverrot.[1]
Gotländsk haverrot (Tragopogon crocifolius) är en växtart i familjen korgblommiga växter.
Växten är 10–30 centimeter hög, tvåårig och har en kort, hög, kraftig, ljusgrön och årig stjälk med många stjälkomfattande ullhåriga smal blad. Under sitt andra år blommar växten i juni med en dubbel, fåblommig blomkorg.
Gotländsk haverrot förekommer främst i Sydeuropa och österut till Västasien. I Nordeuropa är Gotland enda växtplatsen. Troligen har den kommit in till ön med gräsfrö från Sydeuropa under 1800-talet. De förekommer främst i Visbys omnejd.
Gotländsk haverrot kan bilda hybrider med Ängshaverrot och Stor haverrot.
Tragopogon crocifolius là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được L. miêu tả khoa học đầu tiên năm 1759.[1]
Tragopogon crocifolius là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được L. miêu tả khoa học đầu tiên năm 1759.