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Hulseinae ( Italian )

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Hulseinae B.G.Baldwin, 2002 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, Tribù Madieae).[1]

Etimologia

Il nome della sottotribù deriva dal suo genere più importante Hulsea Torr. & A.Gray, 1858 che a sua volta è stato dato in ricordo del collezionista di piante Gilbert W. Hulse (1807–1883)[2] Il nome scientifico di questo gruppo è stato definito per la prima volta dal botanico contemporaneo Bruce Gregg Baldwin (1957-) nella pubblicazione "Systematic Botany; Quarterly Journal of the American Society of Plant Taxonomists - 27(1): 194 (2002)" del 2002.[3]

Descrizione

Le specie di questa sottotribù sono erbe biennali o perenni (raramente annuali). Raggiungono al massimo una altezza compresa tra 5 e 150 cm. I fusti sono semplici o ramificati; spesso i germogli aerei nascono da caudici sotterranei.[4][5]

Le foglie sono formate in rosette basali e/o cauline. La disposizione delle foglie è a verticilli alla base del caule e alternata in posizione distale (vicino all'infiorescenza). Sono sessili o con picciolo alato; la lamina ha delle forme per lo più lineari-lanceolate, oblanceolate, ovate o spatolate; i margini sono interi o dentati (raramente sono lobati); la superficie può essere ghiandolare o lanosa.

Le infiorescenze sono composte da capolini radiati terminali e singoli o raccolti in lassi corimbi, o racemi o panicoli. I capolini normalmente sono formati da un involucro a forma da obconica a emisferica composto da diverse squame (da 14 a 35 e oltre) disposte su 1 - 4 serie con portamento eretto (le squame delle serie più esterne sono riflesse) al cui interno un ricettacolo a forma piatta, glabro e privo di pagliette fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio (da 9 a 60) e quelli più interni del disco (da 20 a 200). Diametro dell'involucro: 8 – 26 mm.

  • Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[6]
  • Calice: il calice è ridotto ad una coroncina di squame.[7]
  • Corolla: i fiori del raggio hanno le corolle ligulate colorate di giallo, arancio, rosso o violetto. I fiori del disco hanno le corolle colorate di giallo o arancio; la forma è tubulosa (a volte il tubo è corto) con 5 lobi apicali a forma da deltata a lanceolato-ovale.
  • Gineceo: il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[7]. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi possono essere incappucciati o anche provvisti di piccoli canali. Le appendici degli stigmi sono più brevi delle linee stigmatiche che sono marginali[8] (le appendici possono anche essere assenti).

I frutti sono degli acheni con pappo. La forma degli acheni è da più o meno cilindrica a clavata, e più o meno compressa con 2 orli e margini più o meno spessi. La superficie può essere carbonizzata con bordi densamente cigliati. L'achenio può avere le facce lucenti e glabre oppure da sparsamente a densamente pelose. Il pappo persistente, può essere formato da 1 - 2 opposte paia di scaglie, oppure può essere formato altrimenti (sempre da scaglie). Le scaglie sono da acuminate a troncate, prive di nervatura, spesse uniformemente e apicalmente erose (con margini irregolari).

Distribuzione e habitat

Le piante di questa sottotribù sono distribuite negli Stati Uniti occidentali e nel Messico settentrionale con habitat in parte temperato-continentali e in parte semi aridi.

Tassonomia

La famiglia di appartenenza del genere (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[9] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[10]). La sottofamiglia Asteroideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Madieae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Madieae a sua volta è suddivisa in 5 sottotribù (Hulseinae è una di queste).

Composizione della tribù

La sottotribù comprende soltanto due generi con 8 specie totali:[11]

Filogenesi

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Cladogramma della sottotribù

Il raggruppamento è stato recentemente proposto da B.G. Baldwin, sulla base di evidenze filogenetiche derivanti da analisi del DNA ribosomiale.[14] In particolare la sottotribù Hulseinae insieme alle specie della sottotribù Arnicinae e della sottotribù Madiinae costituiscono un clade ben definito (Hulseinae è “gruppo fratello” delle Arnicinae che a sua volta è “gruppo fratello” delle Madiinae)[15]. In precedenza il genere Eatonella era attribuito alla sottotribù Baeriinae (Heliantheae), e il genere Hulsea alle Chaenactidinae.[16]

I due generi si distinguono tra l'altro per i seguenti caratteri:[4]

  • Eatonella: le squame dell'involucro sono disposte su 1-2 serie; le corolle dei fiori del raggio sono appena più lunghe delle squame; i fiori del disco sono da 4 a 12.
  • Hulsea: le squame dell'involucro sono disposte su 2-3 serie; le corolle dei fiori del raggio sono molto più appariscenti; i fiori del disco sono oltre 20.

Il numero cromosomico delle specie di questa sottotribù è: 2n = 38.[5]

Il cladogramma a lato tratto dalla pubblicazione citata[17] e semplificato mostra l'attuale conoscenza filogenetica della sottotribù.

Note

  1. ^ Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  2. ^ David Gledhill 2008, pag. 205.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  4. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 497.
  5. ^ a b eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  6. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  7. ^ a b c Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  8. ^ Judd 2007, pag. 523.
  9. ^ Judd 2007, pag. 520.
  10. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  11. ^ Subtribe Hulseinae in: Kadereit & Jeffrey, 2007, p.497
  12. ^ Eatonella, su Global Compositae Checklist. URL consultato il 31 maggio 2011.
  13. ^ Hulsea, su Global Compositae Checklist. URL consultato il 31 maggio 2011.
  14. ^ Baldwin B.G., Wessa B.L., Panero J.L, Nuclear rDNA Evidence for Major Lineages of Helenioid Heliantheae (Compositae), in Systematic Botany 2002; 27(1): 161-198.
  15. ^ Baldwin BG. 2009, pag. 700.
  16. ^ Robinson HE, A Revision of the Tribal and Subtribal Limits of the Heliantheae (Asteraceae) (PDF), Washington, Smithsonian Institution Press, 1981.
  17. ^ Funk & Susanna, pag. 699.

Bibliografia

  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales, Berlin, Heidelberg, Springer-Verlag, 2007.
  • Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009. URL consultato il 31 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
  • Baldwin BG. 2009. Heliantheae alliance. In Funk VA, Susanna A, Stuessy TF and Bayer RJ (Eds.). Systematics, Evolution and Giogeography of Compositae. International Association for Plant Taxonomy, Vienna, Austria, pp. 689–711. PDF
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 3, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 21 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

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