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Bellidinae ( Spanish; Castilian )

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Bellidinae es una subtribu de la subfamilia Asteroideae dentro de las asteráceas.

Descripción

La altura de estas plantas rara vez supera los 50 cm. En estas plantas sin tallo, la inflorescencia se deriva directamente de una roseta basal. Son herbáceas (casi cespitosas) perennes que invernan a nivel del suelo, protegidas por la agrupación o la nieve con hojas dispuestas para formar una roseta basal. Normalmente sólo hay una roseta basal con hojas espatuladas alargadas y estrechas hacia el tallo y la parte más ancha es hacia el ápice de la hoja, otros tipos de lámina de la hoja son más o menos circular. En raras ocasiones, es posible que tenga algunas hojas en la base del tallo. La lámina de las hojas es simple, ligeramente dentada (o crenulada) y atravesada por un nervio central. La inflorescencia es uniflora, consta de una sola cabeza. La estructura de la cabeza es típico de la familia Asteraceae : el tallo soporta una carcasa cilíndrica compuesta de varias escalas o brácteas que sirven como protección para el receptáculo hemisférico, en la que se encuentran dos tipos de flores: las flores externas liguladas, y las flores interiores tubulares . En particular, las periféricas son femeninas y fértiles, están dispuestas en 3 a 4 círculos (o rayos o series) y tienen una corola ligulada con lígula internas muy agrandadas. Las flores tubulares son hermafroditas. Las escalas son brácteas herbáceas (verdes) dispuestas desiguales en una o dos series de una forma más o menos lanceoladas con ápice, redondeada o puntiaguda y cubierta por un vello fino e irregular. Las flores son zigomorfas (las liguladas periféricas) y actinomorfas (las tubulares centrales). El fruto es un aquenio comprimido e indehiscente con un vilano reducido (o incluso ausente) de Bellis , mientras que en Bellium se forma 4-6 escamas membranosas como alternativas para muchas cerdas.[1]

Distribución

Las especies de este grupo sólo se distribuyen en Europa.[2]

Géneros

La subtribu comprende 2 géneros con 12 especies.

Referencias

  1. Bellidinae The Astereae Working Group
  2. «The Astereae Working Group». Consultado el 16 de octubre de 2011.

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Bellidinae: Brief Summary ( Spanish; Castilian )

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Bellidinae es una subtribu de la subfamilia Asteroideae dentro de las asteráceas.

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Bellidinae ( Italian )

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Bellidinae Willk., 1870 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae).

Etimologia

Il nome di questa sottotribù deriva dal suo genere più importante Bellis L. la cui etimologia, per fiori così comuni come questo, è sempre un problema in quanto si deve risalire parecchio indietro nel tempo. Alcuni dicono che il nome derivi da Bellide, una delle barbare e crudeli figlie (chiamate Danaidi) di Dànao, re di Argo; altri lo fanno derivare dal latino bellum (= guerra) in riferimento alle sue presunte capacità di guarire le ferite. Più facilmente, secondo i filologi moderni, il suo nome deriva dall'aggettivo (sempre latino) bellus (= bello, grazioso) con riferimento alla delicata freschezza di questo fiorellino.[1][2] Questo nome era già utilizzato dallo scrittore romano Plinio (Como, 23 – Stabia, 25 agosto 79).[3]
ll nome scientifico della sottotribù è stato definito per la prima volta dall'accademico e botanico germanico Heinrich Moritz Willkomm (29 June 1821, Herwigsdorf – 26 August 1895, Schloss Wartenberg in Wartenberg sul Rollberg, Boemia) nella pubblicazione "Prodromus Florae Hispanicae seu Synopsis Methodica omnium Plantarum in Hispania Sponte Nascentium vel Frequentius Cultarum quae Innotuerunt Auctoribus. Stuttgartiae - 2: 30" del 1870.[4][5]

Descrizione

  • Portamento: L'altezza di queste piante difficilmente supera i 50 cm. Sono piante acauli, senza un fusto vero e proprio: il peduncolo fiorale nasce direttamente dalla rosetta basale. La forma biologica prevalente è emicriptofita rosulata (H ros), ossia sono piante erbacee (quasi cespitose) perenni con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve con delle foglie disposte a formare una rosetta basale.[6][7][8]
  • Fusto: il caule è eretto e molto breve, pressoché privo di foglie (fusto afillo), alla sommità della quale si trova l'infiorescenza.
  • Foglie: normalmente è presente solamente una rosetta basale. Raramente si possono avere alcune foglie alla base dello scapo, in questo caso sono disposte in modo alterno. La lamina delle foglie è semplice con forme spatolate allungate e ristrette verso il picciolo mentre la parte più larga è verso l'apice della foglia; altri tipi di foglia sono a lamina più o meno circolare, lievemente dentata (o crenulata) all'apice e percorsa da un nervo centrale.
  • Infiorescenza: l'infiorescenza è uniflora, composta da un unico capolino. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: il peduncolo sorregge un involucro cilindrico composto da diverse squame che fanno da protezione al ricettacolo emisferico/conico e privo di pagliette, sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni, o del raggio ligulati, e i fiori centrali, o del disco, tubulosi. Le squame sono delle brattee erbacee (verdi), piatte, ineguali disposte su una o due serie a forma più o meno lanceolata e arrotondate o appuntite all'apice e ricoperte da una sottile e irregolare peluria.
  • Fiori: I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). In particolare quelli periferici sono femminili e fertili, sono disposti su una serie ed hanno una corolla ligulata con la ligula molto allargata (sono zigomorfi); quelli interni sono tubulosi, ermafroditi e actinomorfi.
Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[9]
Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
Corolla: il colore della corolla è bianco (con sfumature rosa - nella parte inferiore) per quelli periferici e arancio per quelli interni. In Bellium i lobi dei fiori del disco possono essere 4 - 5.
Androceo: l'androceo è formato da 5 stami con dei filamenti liberi; le antere invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo.[10]
Gineceo: il gineceo ha uno stilo in genere filiforme; mentre gli stigmi dello stilo sono due e divergenti con appendici deltate e papillose. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[10] Le linee stigmatiche dello stilo sono marginali.[11]
  • Frutto: il frutto è un achenio obovato e compresso e indeiscente con un pappo ridotto (o anche assente) in Bellis, mentre in Bellium è formato da 4 - 6 squame membranose alternate ad altrettante setole.

Distribuzione e habitat

Le specie di questo gruppo sono distribuite solamente in Europa. L'habitat preferito sono i luoghi erbosi delle zone temperate.

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[12] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[13]). La sottofamiglia Asteroideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Astereae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Astereae a sua volta è suddivisa in 18 sottotribù (Bellidinae è una di queste).
Il numero cromosomico prevalente in questa sottotribù è: 2n = 18.[7]
Genere tipo: Bellis L., 1753 (a sua volta specie tipo Bellis perennis L., 1753).

Composizione della sottotribù

La sottotribù comprende 2 generi e circa 12 specie.[7][14]

Chiave analitica

Per meglio comprendere ed individuare i vari generi della sottotribù, l'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un genere dall'altro):[7]

  • Gruppo A: il pappo è assente oppure formato da una anello con corte setole; le brattee dell'involucro sono disposte su due serie;
  • Gruppo B: il pappo è formato da una anello esterno composto di 4 - 10 scaglie e uno interno composto da setole; le brattee dell'involucro sono disposte su una serie;

Filogenesi

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Cladogramma

Secondo gli ultimi studi la tribù Astereae è suddivisa in più linee filogenetiche (lignaggi o gruppi) e/o cladi: (1) gruppo basale (per lo più lignaggio africano, ma anche eurasiatico), (2) clade paleo-sudamericano, (3) clade della Nuova Zelanda, (4) lignaggio dell'Australasia, (5) lignaggio del Sudamerica, (6) clade nordamericano. La sottotribù Bellidinae è assegnata al "gruppo basale".[8]
Da un punto di vista filogenetico il genere Bellis è strettamente collegato al genere Bellium e insieme formano un gruppo monofiletico all'interno della sottortribù Bellidinae. Tuttavia alcuni botanici[15] propongono di includere nella sottotribù anche il genere Bellidiastrum insieme ad un clade sister (clade parallelo) formato dalle specie eurasiatiche Galatella coriacea Novopokr. e Crinitaria linosyris (L.) Less. Comunque questi ultimi tre generi/specie per il momento rimangono assegnati alla sottotribù Asterinae.[8]
All'interno del gruppo Bellis sono stati individuati due clade annidati (vedi il cladogramma a lato, tratto dallo studio citato e semplificato) e un gruppo basale:

  • (1)gruppo B. perennis con cinque specie (sia annuali che perenni) e tre livelli di poliploidia, distribuite in tutto il Mediterraneo;
  • (2)gruppo B. sylvestris con cinque specie (sia annuali che perenni) e cinque livelli di poliploidia, distribuite soprattutto nel Mediterraneo occidentale;
  • (3)gruppo basale di specie perenni con diversi gradi di morfologia.

Sinonimi

Passate classificazioni includevano i generi di questa sottotribù nelle seguenti tribù (attualmente considerate sinonimi):[14]

  • Tribù Bellideae Cass. ex D. Don (1830)
  • Tribù Bellieae DC. ex Godr. (1850)

Alcune specie

Note

  1. ^ Motta, Vol. 1 - p. 283.
  2. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 25 giugno 2014.
  3. ^ David Gledhill 2008, pag. 68.
  4. ^ Crescent Bloom Database, su crescentbloom.com. URL consultato il 25 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 25 giugno 2014.
  6. ^ Pignatti, Vol. 3 - p. 26.
  7. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 303.
  8. ^ a b c Funk & Susanna, pag. 612.
  9. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  10. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  11. ^ Judd 2007, pag. 523.
  12. ^ Judd 2007, pag. 520.
  13. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  14. ^ a b The Astereae Working Group, su msb.unm.edu. URL consultato il 19 ottobre 2011.
  15. ^ Omar Fiz, Virginia Valcarcel, Pablo Vargas, Phylogenetic position of Mediterranean Astereae and character evolution of daisies (Bellis, Asteraceae) inferred from nrDNA ITS sequences (PDF), in Molecular Phylogenetics and Evolution 25 (2002) 157–171.

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Bellidinae: Brief Summary ( Italian )

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Bellidinae Willk., 1870 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae).

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