La Centaurea minore (Centaurium erythraea Rafn., 1800) è una pianta erbacea, annuale o biennale, appartenente alla famiglia delle Gentianaceae.
Nel linguaggio comune viene spesso indicata come Centaurea minore anche una pianta della famiglia delle Asteraceae, la Centaurea centaurium, a corolle rosee, molto comune nei prati e nei fossi.
Originaria dell'Europa, dell'Asia occidentale e dell'Africa settentrionale; è comune in tutto il territorio italiano.
Si trova dal mare alla bassa montagna, nei prati ma anche nelle stoppie.
Alta 20–50 cm, in condizioni favorevoli può anche arrivare ai 60 cm; glabra, il fusto è quadrangolare, eretto generalmente semplice fino ai 4/5 inferiori, fittamente ramificato in alto, a cima bipara.
Le foglie sono opposte, le basali a rosetta, di 3–5 cm x 2–3 cm, obovate, ottuse, le caulinari più piccole, strette e acute. Nelle dicotomie laterali ridotte a minuscole brattee che avvolgono la base dei fiori.
I fiori sessili o quasi, con calice più breve del tubo della corolla, la quale è lunga 1–2 cm con 5 lobi di colore rosso roseo, senza macchie, a margine intero sono raccolti in piccoli corimbi. Gli stami sporgono dal tubo della corolla, e le antere si contorcono a vite dopo l'emissione del polline.
Il frutto è una capsula, lunga circa 1 cm, grossa 1 mm che si apre in due valve.
I semi sono lunghi meno di mezzo millimetro e sottili.
Può essere confusa con:
Contiene glucosidi amari quali eritaurina, eritrocentaurina, fitosterina, zucchero, gomma, olio etereo, un glucoside, la eritricina, acido oleanolico, una resina, la centauriresina. L'eritaurina è stata identificata con la genziopicrina.
È utilizzata in fitoterapia la pianta essiccata, intera e fiorita.
La tradizione popolare vuole che la centaurea abbia proprietà cicatrizzanti, come testimonia il nome stesso che ricorda il mito del centauro Chirone, il quale con la centaure aveva curato la ferita procuratagli da Ercole.
È diffuso l'utilizzo per stimolare l'appetito, curare l'inappetenza e favorire la digestione. Sono infatti state trovate alla centaurea proprietà amare, aperitive, antelmintiche, antiflogistiche, antipruriginose, antiputridative, antiscorbutiche, carminative, colagoghe, emocatartiche, ipoglicemizzanti, stimolanti, toniche. Ne viene preparato un estratto che entra nelle composizioni di tinture, pozioni stomachiche, sciroppi e un vino aperitivo. Date le sue proprietà amare trova ampio impiego in liquoreria.
È usata anche come antipiretico "forse il miglior succedaneo del chinino nei casi di malaria"[1]. È sconsigliata in chi soffre di ipercloridria.
Viene raccolta nei periodi di luglio-agosto quando sono presenti i fiori. Vengono preferite le piante più piccole 20–30 cm a discapito di quelle più grandi.
La Centaurea minore (Centaurium erythraea Rafn., 1800) è una pianta erbacea, annuale o biennale, appartenente alla famiglia delle Gentianaceae.
Nel linguaggio comune viene spesso indicata come Centaurea minore anche una pianta della famiglia delle Asteraceae, la Centaurea centaurium, a corolle rosee, molto comune nei prati e nei fossi.