Il camebosso (nome scientifico Polygala chamaebuxus L.) è un basso arbusto ornamentale, molto ramificato e cespuglioso appartenente al genere Polygala e alla famiglia delle Polygalaceae.
Il sistema Cronquist assegna la famiglia delle Polygalaceae all'ordine Polygalales mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine Fabales. Sempre in base alla classificazione APG sono cambiati anche i livelli superiori (vedi tabella a destra). Il genere Polygala è molto ampio. Alcuni autori ne assegnano fino a 500 specie, infatti questo genere include piante, arbusti perenni, erbacee e alberi.
La pianta ha la capacità di adattarsi a diversi tipi di aree ecologiche. Questi adattamenti diversi generano molte varianti non sempre ancora studiate a fondo. È da rilevare inoltre che i vari colori della corolla e del calice non determinano diversità tassonomiche.
La nostra pianta può essere inoltre confusa con la specie Arctostaphylos uva-ursi (L.) Sprengel (Uva ursina) o con la specie Vaccinium vitis-idaea L. (Mirtillo rosso) in quanto oltre a vivere nello stesso ambiente hanno le foglie quasi identiche.
Nell'antichità l'infuso di questa pianta veniva usato perché (così si credeva) favoriva la produzione del latte nelle gestanti, da qui il nome del genere “Polygala” = molto latte.
Per il nome della specie si deve invece far ricorso al latino (“buxutus” = bosso) e al greco (“chamai” = terra), in riferimento al portamento strisciante della pianta.
La forma biologica della pianta è camefita fruticosa (Ch suffr/NP) : ossia piante con fusti legnosi solo alla base e generalmente di piccole dimensioni. “NP” (nano fanerofite) individua un particolare tipo di piante legnose con gemme perennanti poste tra pochi centimetri e un metro dal suolo.
Il fusto è composto da molti rami lignificati prostrati e ascendenti la cui dimensione può arrivare fino a 30 – 40 cm.
Le foglie sono sempreverdi, glabre disposte in modo alterno, molto ravvicinate di forma strettamente ovata, oblunghe o lanceolate. Inoltre sono subsessili, coriacee, quasi cuoiose, con margine intero. Sono generalmente arrotondate all'apice, oppure in alcune varianti lievemente mucronate e comunque sono prive di stipole alla base del picciolo. L'aspetto e il colore è verde lucente. Dimensione: lunghezza 15 – 30 mm; larghezza 5 – 10 mm.
I fiori possono essere solitari o appaiati e sono disposti all'ascella delle foglie superiori in un breve racemo terminale.
I fiori sono zigomorfi, ermafroditi, pentameri, gamosepali, pentaciclici (ossia a 5 verticilli), brevemente peduncolati (5 mm).
L'aspetto più comune del fiore è quello con ali bianche e carena gialla (o arancio) e tubo bianco; ma si possono avere varianti anche con ali rosso - carminio (o rosa) e carena rossa sfumata di giallo.
Il frutto è una capsula obovata (cuoriforme) e compressa di lato e margini alati. Dimensioni 8 x 7 mm.
È una specie endemica delle zone montane dell'Europa centrale e meridionale ( Orof. S-Europ.). Oltre che sulle Alpi e sull'Appennino, si può trovare sui Carpazi e Balcani (zone nord-occidentali).
In Italia si può trovare sui pendii rocciosi, luoghi erbosi aridi, nel sottobosco di conifere (più facilmente nelle parti terminali del bosco), nei pascoli asciutti e nelle boscaglie assieme ai rododendri e mughi. Preferisce il terreno di tipo calcare.
La Poligala falso-bosso è facile trovarla assieme ad altre due piante comuni dei nostri boschi: l'Uva ursina e il Mirtillo.
Nell'Italia meridionale è rara e nelle isole è assente.
Altitudine: da 300 a 2400 m s.l.m..
Dalla pianta si possono ricavare alcune sostante resinose e salicilato di metile.
Ha proprietà espettoranti e diuretiche. È mediamente depurativa. Si usa in sciroppo o decotti.
Il camebosso (nome scientifico Polygala chamaebuxus L.) è un basso arbusto ornamentale, molto ramificato e cespuglioso appartenente al genere Polygala e alla famiglia delle Polygalaceae.