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Nothovernonia ( German )

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Nothovernonia ist eine im Jahr 2011 von der Gattung Scheinastern (Vernonia) abgespaltene Pflanzengattung innerhalb der Familie der Korbblütler (Asteraceae). Die nur zwei Arten sind im tropischen Afrika verbreitet.

Beschreibung

Vegetative Merkmale

Die Nothovernonia-Arten wachsen als ausdauernde krautige Pflanzen, die Wuchshöhen von bis zu 70 Zentimetern erreichen. Die deutlich gerippten Stängel sind von der Basis an aufrecht und mit einfachen Trichomen fein behaart.[1]

Die wechselständig angeordneten Laubblätter sind in Blattstiel und Blattspreite gegliedert. Die Blattstiele sind 0,2 bis 2,0 Millimeter lang. Die länglichen bis lanzettlich Blattspreiten sind an der Oberseite spärlich fein behaart und die Hauptnerven an der Unterseite sind dicht fein behaart. Die gesamten Flächen der Blattspreiten sind drüsig punktiert. Es liegt Fiedernervatur mit etwa sechs Paaren Seitennerven.[1]

Blütenstände und Blüten

Die endständigen oder aus den Achseln der oberen, zurückgebildeten Blättern entspringenden, deutlich zymischen Gesamtblütenstände können mehrere körbchenförmige Teilblütenstände enthalten. Die Blütenstandsschäfte können kurz oder lang sein. Die blattartigen Tragblätter an der Basis der breit-glockenförmige Blütenkörbchen können klein oder groß sein. Im Involucrum sind in etwa fünf stark abgestuften Reihen die Hüllblätter angedrückt angeordnet. Die Hüllblätter besitzen einen dunklen Mittelstreifen und sind eiförmig bis annähernd länglich mit zugespitzten oberen Ende, das eine dunkle, seltener auch blasse Granne aufweist. Die blassen Ränder der Hüllblätter sind trockenhäutig und die äußere Oberfläche ist ausgehend vom Mittelstreifen mit zahlreichen spinnenwebartigen Haaren bedeckt. Auf dem flachen Körbchenboden sind keine Spreublätter oder Trichome vorhanden.[1]

Die Blütenkörbe enthalten etwa 30 bis 65 Zungenblüten. Die fünf purpurfarbenen Kronblätter sind verwachsen mit drüsigen Schlund. Der obere Bereich des Schlundes und die Kronlappen überragen den Pappus während der Anthese. Die Kronlappen sind außen im oberen Bereich mit aufrechten, kräftigen Haaren besetzt. Die Griffel haben an ihrer Basis einen verholzten ringartigen Knoten und sind am unteren Bereich mit kräftigen Haaren bedeckt, welche auch etwa 1 Millimeter des Griffelschaftes bedecken.[1]

Früchte und Samen

Die prismatischen Achänen besitzen acht bis zehn Rippen und ihre Oberfläche ist mit zahlreichen Idioblasten mit kleinen, schmalen Raphiden bedeckt. Der innere Teil des weißen oder rötlich braunen Pappus besteht aus vielen, eng zusammenstehenden Borsten und erreicht weniger als zwei Drittel der Kronblattlänge. Den äußeren Teil des Pappus bilden kürzere, lanzettförmigen Schuppen welche ebenfalls eng zusammenstehen.[1]

Chromosomensätze

Die Chromosomengrundzahl beträgt zumindest bei Nothovernonia purpurea x = 9.[1]

Vorkommen

Das natürliche Verbreitungsgebiet der Nothovernonia-Arten liegt im tropischen Afrika. Es erstreckt sich dort vom südlichen Senegal im Westen über Ruanda, den Sudan und Uganda bis nach Äthiopien, Kenia und Tansania im Osten. Südwärts reicht das Verbreitungsgebiet bis nach Angola und Malawi.[1]

Systematik

Die Gattung Nothovernonia wurde im Jahr 2011 von Harold Ernest Robinson und Victoria Ann Funk in PhytoKeys Nr. 3, S. 26, (28) von der Gattung der Vernonia abgespalten.[2] Diese Abtrennung wird mit dem geographisch getrennten Verbreitungsgebiet, der unterschiedlichen Form der Blütenstände, dem Aussehen der Tragblätter sowie der Pollenmorpholgie begründet. Der Gattungsname Nothovernonia bedeutet "falsche Vernonia".[1]

Die Gattung Nothovernonia gehört zur Subtribus Centrapalinae in der Tribus Vernonieae in der Unterfamilie Cichorioideae innerhalb der Familie der Korbblütler (Asteraceae oder Compositae).[1]

Der neu aufgestellten Gattung Nothovernonia werden laut der Erstbeschreibung zwei Arten zugerechnet:[1]

Quellen

  • Harold Robinson, Vicki A. Funk: A new genus, Nothovernonia, from tropical Africa (Asteraceae or Compositae, Vernonieae). In: PhytoKeys. Nr. 3, 2011, ISSN 1314-2003, S. 21–34, doi:10.3897/phytokeys.3.1131.

Einzelnachweise

  1. a b c d e f g h i j Harold Robinson, Vicki A. Funk: A new genus, Nothovernonia, from tropical Africa (Asteraceae or Compositae, Vernonieae). In: PhytoKeys. Nr. 3, 2011, ISSN 1314-2003, S. 21–34, doi:10.3897/phytokeys.3.1131.
  2. Nothovernonia. In: The International Plant Names Index. www.ipni.org, abgerufen am 1. Februar 2015 (englisch).

Weblinks

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Nothovernonia: Brief Summary ( German )

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Nothovernonia ist eine im Jahr 2011 von der Gattung Scheinastern (Vernonia) abgespaltene Pflanzengattung innerhalb der Familie der Korbblütler (Asteraceae). Die nur zwei Arten sind im tropischen Afrika verbreitet.

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Nothovernonia ( Italian )

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Nothovernonia H.Rob. & V.A.Funk, 2011 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Etimologia

Il nome del genere (Nothovernonia) significa “falsa Vernonia”.[3] Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dai botanici contemporanei Harold Ernest Robinson (1932-2020) e Vicki Ann Funk (1947-2019) nella pubblicazione " PhytoKeys" (PhytoKeys 3: 26 - 28) del 2011.[4]

Descrizione

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Il portamento
Nothovernonia purpurea
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Infiorescenza
Nothovernonia purpurea

Le specie di questa voce sono erbacee perenni fino a 70 cm di altezza. I fusti sono eretti, ramificati con la superficie a coste. La pubescenza è formata da peli semplici. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[5][6][7][8][9][3]

In genere sono presenti sia foglie basali che cauline con picciolo di 0,2 – 2 mm. Le foglie lungo il caule normalmente sono a disposizione alternata. Quelle basali (se presenti) spesso formano delle rosette. La forma della lamina (semplice o segmentata) varia da oblunga a lanceolata. I bordi possono essere continui, dentati o spinosi. La superficie superiore è verde e scarsamente pelosa, quella inferiore è più scura e da grossolanamente a densamente pelosa; entrambe le facce presentano dei punti ghiandolari. Le venature in genere sono pennate. Le stipole sono assenti.

Le infiorescenze sono composte da capolini terminali o ascellanti raccolte in formazioni cimiformi. Alla base delle infiorescenze sono presenti delle brattee fogliari. I capolini, peduncolati, discoidi e di tipo omogamo, sono formati da un involucro persistente a forma emisferica composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tubulosi. Le brattee, numerose, sono disposte in 5 serie in modo embricato e scalato ed hanno delle forme da ovate a oblunghe; i bordi sono dentati; il colore è più o meno verde con sfumature scure e una striscia mediana. Il ricettacolo, a forma piatta, è privo di pagliette o peli.

I fiori, da 30 a 65, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono tubulosi (actinomorfi), ermafroditi (bisessuali) e fertili.

*/x K ∞ {displaystyle infty } infty , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla ha un profondo tubo con 5 lobi finali più lunghi del pappo (all'antesi); la superficie è ghiandolosa. Il colore è porpora.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri o papillosi e distinti. Le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo ed hanno in genere hanno una forma sagittata con base caudata o smussata. Le appendici apicali delle antere, a forma triangolare, non sono ghiandolose e hanno un piccolo bordo sterile. Nell'endotecio sono presenti delle zone più spesse. Il polline normalmente è tricolporato, echinato a forma sferica o schiacciata ai poli.
  • Gineceo: lo stilo è filiforme con due stigmi. La base dello stilo ha dei nodi sclerificati. Gli stigmi sono lunghi e divergenti; sono sottili, pelosi e con apice acuto; la superficie stigmatica è interna (vicino alla base). L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo.

I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio in genere è subcilindrica con 8 - 10 coste e superficie pubescente per peli ispidi. Nell'achenio, privo di fitomelanina, sono presenti dei rafidi piccoli e stretti e diversi idioblasti. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente. Il carpoforo (o carpopodium - il ricettacolo alla base del gineceo) è anulare. I pappi, formati da due serie di setole (capillari quelle interne; lanceolate più corte quelle esterne), sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante può avvenire anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini (se presenti) delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

Le specie di questo gruppo si trovano nell'Africa centrale e nella Penisola Arabica.[2]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]

Filogenesi

Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Centrapalinae H. Rob, descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[14] Dagli ultimi studi filogenetici sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. Centrapalinae occupa una posizione centrale e appartiene al clade del Vecchio Mondo; in particolare è inclusa nel subclade africano più vicino alle specie tropicali americane.[15]

La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[8]

  • il portamento delle specie di questo gruppo è erbaceo perenne o subarbustivo;
  • la pubescenza degli steli è fatta di peli semplici o irregolarmente da peli a forma di "T";
  • le appendici delle antere talvolta hanno delle pareti cellulari ispessite;
  • gli acheni possono avere fino a 10 coste;

In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[9] Le specie di Nothovernonia in precedenza erano descritte nel genere Vernonia.[3]

I caratteri distintivi per questo genere sono i seguenti:[3]

  • le infiorescenze sono cimiformi con capolini peduncolati;
  • alla base sono presenti delle brattee fogliacee;
  • le brattee involucrali sono apiculate con margini laterali scariosi;
  • la corolla è appuntita con lobi fortemente spinosi;
  • il polline è sublophato e tricolporato.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[3]

Elenco delle specie

Questo genere ha 2 specie:[2]

Note

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato l'8 settembre 2021.
  3. ^ a b c d e Robinson et al. 2011.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'8 settembre 2021.
  5. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  6. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  7. ^ Judd 2007, pag.517.
  8. ^ a b c Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 171.
  9. ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. 448.
  10. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  11. ^ Judd 2007, pag. 520.
  12. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  13. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  14. ^ Susanna et al. 2020.
  15. ^ Funk & Susanna 2009, pag.449.

Bibliografia

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Nothovernonia: Brief Summary ( Italian )

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Nothovernonia H.Rob. & V.A.Funk, 2011 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.

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