Il Pelorovis antiquus, o Bubalus antiquus, era un grosso erbivoro dell'Africa apparso durante il Pliocene circa 2.5 milioni di anni fa ed estinto circa 12.000 anni fa durante il tardo Pleistocene nell'Africa meridionale ed orientale, e circa 4000 anni fa nell'Africa settentrionale[1]. Le notizie riguardanti la sua esistenza sono note soprattutto grazie alle pitture rupestri lasciateci dalle antiche popolazioni dell'area, oltre alle testimonianze fossili.
Il Pelorovis Antiquus era un grosso bovino dalle forme simili al bufalo d'acqua ed è uno dei più grandi bufali mai esistiti. È noto soprattutto per le sue immense corna che si incurvano verso l'alto seguendo una traiettoria circolare a differenza della specie Pelorovis oldowayensis nella quale si sviluppano allo stesso modo ma verso il basso. I nuclei ossei delle corna rinvenuti negli scavi archeologici raggiungono una lunghezza di 1 metro ma probabilmente quando erano coperti da cheratina (la quale non ha resistito alla fossilizzazione) potevano raggiungere il doppio di questa grandezza[2]. Un esemplare adulto era in grado di raggiungere le dimensioni di circa 3 metri di lunghezza, 2 metri di altezza e oltre 2000 kg di peso.
Il Pelorovis antiquus, o Bubalus antiquus, era un grosso erbivoro dell'Africa apparso durante il Pliocene circa 2.5 milioni di anni fa ed estinto circa 12.000 anni fa durante il tardo Pleistocene nell'Africa meridionale ed orientale, e circa 4000 anni fa nell'Africa settentrionale. Le notizie riguardanti la sua esistenza sono note soprattutto grazie alle pitture rupestri lasciateci dalle antiche popolazioni dell'area, oltre alle testimonianze fossili.