Brenandendron is a genus of plants in the family Asteraceae, native to tropical Africa. The genus is named for the British botanist John Patrick Micklethwait Brenan and its species were formerly placed in the genus Vernonia.[2]
As of September 2020, Plants of the World Online recognises the following species:[1]
Brenandendron is a genus of plants in the family Asteraceae, native to tropical Africa. The genus is named for the British botanist John Patrick Micklethwait Brenan and its species were formerly placed in the genus Vernonia.
Brenandendron es un género de plantas fanerógamas perteneciente a la familia de las asteráceas. Comprende 3 especies descritas.[1][2]
El género fue descrito por Harold E. Robinson y publicado en Proceedings of the Biological Society of Washington 112(1): 244. 1999.[3] La especie tipo es Brenandendron titanophyllum (Brenan) H.Rob.
Brenandendron es un género de plantas fanerógamas perteneciente a la familia de las asteráceas. Comprende 3 especies descritas.
Brenandendron H.Rob., 1999 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Harold Ernest Robinson (1932-2020) nella pubblicazione " Proceedings of the Biological Society of Washington" ( Proc. Biol. Soc. Washington 112(1): 244) del 1999.[3]
Le piante di questa voce hanno un habitus arboreo (altezza massima 8 metri). Sulla superficie di queste piante sono presenti peli di tipo vellutato, fusiformi o contorti.[4][5][6][7][8][9]
Le foglie sono disposte in modo alterno e sono da picciolate a subsessili. La lamina in genere è intera con forme larghe variabili da ovate o obovate e contorni lobati. Le venature normalmente sono pennate. I margini sono continui o dentati. La superficie può essere pubescente o glabra (quella inferiore a volte è tomentosa).
L'infiorescenza è formata da capolini (sessili o brevemente peduncolati) spesso in formazioni frondose e ramoscelli raggruppati in modo recemoso o spicato. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro con forme campanulate composto da circa 110 brattee disposte su 7 - 9 serie embricate e scalate che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori di tipo tubuloso. Le brattee dell'involucro, persistenti o decidue (quelle più interne), hanno delle forme più o meno lanceolate a volte con margini ialini. Il ricettacolo normalmente è privo di pagliette (ricettacolo nudo).
I fiori, da 30 a 50 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi).
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno 8 - 10 coste con superficie glabra o sericea. All'interno si può trovare del tessuto di tipo idioblasto e rafidi di tipo romboide da corti a moderatamente allungati; non è presente il tessuto tipo fitomelanina. Il pappo è formato internamente da setole capillari subpersistenti; esternamente sa setole squamiformi.
La distribuzione delle piante di questa voce è relativa al Vecchio mondo (Africa centro-occidentale).[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23 000 specie distribuite su 1 535 generi[14], oppure 22 750 specie e 1 530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1 679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]
Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Gymnantheminae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[17] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi della sottotribù Gymnantheminae appartengono al subclade relativo all'Africa tropicale comprese le Hawaii (l'altro subclade africano comprende soprattutto specie meridionali).[8]
La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[7]
In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù (Gymnantheminae) di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[8] Le specie di questo genere sono simili alle specie di Gymnanthemum, ma differiscono per le infiorescenze frondose. All'interno del genere le tre specie si distinguono per i lobi delle corolle (B. donianum ha i lobi eretti e più corti della gola della corolla; B. frondosum ha dei lobi eretti e stretti; B. titanophyllum ha dei lobi stretti e fortemente ricurvi).[9]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere ( Brenandendron) sono:[7]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[7][8]
Questo genere ha 3 specie:[2]
Brenandendron H.Rob., 1999 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.