Aplysia punctata (Cuvier, 1803) è un mollusco gasteropode della famiglia Aplysiidae.[1]
Descrizione
La colorazione degli esemplari adulti varia dal nero al verdastro, con macchie pallide[2], invece i giovani sono più chiari, rosati e talvolta tendenti al rosso[3]. I rinofori sono abbastanza lunghi e arrotolati. La conchiglia è interna, di forma convessa[4]. Raggiunge i 20 centimetri di lunghezza[5], dimensione che la rende uno degli opistobranchi più grandi. Emette una secrezione biancastra[2] o violacea[3] che potrebbe essere velenosa per piccoli animali[6].
Biologia
Si nutre di alghe dei generi Cystoseira, Ulva, Laminaria e Zostera.[3][4]
Distribuzione e habitat
È diffusa nel mar Mediterraneo, nel mare del Nord e nelle aree costiere dell'oceano Atlantico orientale[1]. Vive a basse profondità, nelle zone costiere ricche di alghe.[7]
Note
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^ a b (EN) MolluscaBase eds. 2020, Aplysia punctata (Cuvier, 1803), in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 17 ottobre 2020.
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^ a b (EN) Aplysia punctata, in The Sea Slug Forum, Sydney, Australian Museum.
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^ a b c (EN) Aplysia punctata, su Marine Species Identification Portal. URL consultato il 17 ottobre 2020.
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^ a b Rupert Riedl, p. 281.
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^ (EN) Aplysia punctata , su Marine Life Information Network - UK. URL consultato il 17 ottobre 2020.
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^ W. Luther, K. Fiedler, p. 184.
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^ W. Luther, K. Fiedler, p. 156.
Bibliografia
- Rupert Riedl, Fauna e flora del Mediterraneo, Franco Muzzio editore, 1983, ISBN 978-88-7413-224-9.
- Wolfgang Luther, Kurt Fiedler, Guida alla fauna marina costiera del Mediterraneo, Milano, Edizioni Labor.
- (EN) Mónica Medina, Timothy Collins & Patrick J. Walsh, Phylogeny of sea hares in the Aplysia clade based on mitochondrial DNA sequence data (PDF), in Bulletin of Marine Science, vol. 76, n. 3, 2005, pp. 691–698 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2007).