Cladonia borealis S. Stenroos (1989), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.
Il nome proprio deriva dal latino borealis, che significa settentrionale, boreale, ad indicare l'areale, l'emisfero settentrionale.[1]
Il sistema di riproduzione è principalmente asessuato, attraverso i soredi o strutture similari, quali ad esempio i blastidi. Il fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia.[2]
Questa specie si adatta soprattutto a climi di tipo montano alpino. Rinvenuta su suoli silicei ricchi di minerali in spazi aperti e soleggiati; ha un'ecologia molto simile a quella di C. coccifera. Predilige un pH del substrato da molto acido a valori intermedi fra molto acido e subneutro. Il bisogno di umidità è mesofitico.[2]
La specie è stata rinvenuta nelle seguenti località:
In Italia questa specie di Cladonia è estremamente rara:
Non è stata rinvenuta nelle altre regioni.[2]
Questa specie è attribuita alla sezione Cocciferae;[3] a tutto il 2008 non sono state identificate forme, sottospecie e varietà.
Cladonia borealis S. Stenroos (1989), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.
Il nome proprio deriva dal latino borealis, che significa settentrionale, boreale, ad indicare l'areale, l'emisfero settentrionale.