Indocalamus wilsonii è una specie di piante spermatofita monocotiledone di bambù appartenente alla famiglia Poaceae (ordine delle Poales).[1][2][3]
Etimologia
Il nome generico (Indocalamus) deriva da due parole: "indo" (= dall'India) e "calamus" (= canna, giunco o gambo).[4][5] La derivazione del nome specifico (wilsonii) può far riferimento sia a George Ferguson Wilson (1822–1902) oppure a Ernest Henry Wilson (1876–1930), entrambi attivi nell'ambito della botanica.[6]
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici contemporanei Alfred Barton Rendle (1865-1938), Chi Son Chao (1936-) e Cheng De Chu (1928-) nella pubblicazione "Journal of Nanjing Technological College of Forest Products. Nanjing - 1981(3): 43" del 1981.[7]
Descrizione
Spighetta generica con tre fiori diversi
- Il portamento delle specie di questa voce è erbaceo (legnoso alla base) con culmi eretti, alti non più di 1 metro (diametro di 0,2 - 0,4 cm). Le radici in genere sono del tipo fascicolato derivate da rizomi allungati ("leptomorfi"). Gli internodi (lunghi 4 – 12 cm) sono affusolati, pubescenti o glabri, a volte sotto ciascun nodo può essere presente una anello densamente pubescente; i nodi sono debolmente prominenti.[1][8][9][10][11][12][13][14]
- Foglie del culmo: le foglie del culmo sono prive di padiglioni auricolari; le guaine non sono fimbriate e hanno una consistenza cartacea e avvolgono per metà l'internodo; la lamina della foglia ha un portamento curvo; il contorno della lamina può essere ovato-lanceolato o strettamente triangolare.
- Foglie del fogliame: le foglie del fogliame hanno delle guaine secche colorate da paglierino a rosso-marrone e sono prive di padiglioni auricolari e non sono fimbriate; le lamine delle foglie quando sono secche si presentano ondulate; il contorno della lamina può essere lanceolato o strettamente ovato-lanceolato.
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Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze sono per lo più ramificate ed hanno la struttura di una pannocchia racemosa aperta con forme ellittiche. Lunghezza della pannocchia: 5 – 10 cm. Le basi sono circondate dalle guaine fogliari. I rami sono ascendenti, snelli, glabri e pulvinati. Le spighette sono solitarie.
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Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, con un pedicello flessuoso e colorate di viola-verde, sono formate da 3 a 7 fiori sottesi da due brattee chiamate glume (inferiore e superiore). Le spighette possono terminare all'apice con un fiore ridotto o sterile. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma.
- Le glume: le glume sono persistenti, più corte delle spighette e a consistenza cartacea; quella inferiore è 3-venata ed è lunga 2 - 3 mm; quella superiore è 5-7-venata ed è lunga 3 - 5 mm.
- I lemmi: i lemmi sono puberulenti, 7-9-venati e acuminati (mucronati) all'apice.
- Le palee: le palee sono pubescenti, carenate e lunghe 6 - 7 mm.
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- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[8]
- , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
- Il perianzio è ridotto e formato da tre lodicule, delle squame, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono cigliate.
- I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, ovoidali o subglobosi, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo, carnoso e succulento, è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è provvisto di epiblasto. I margini embrionali della foglia si sovrappongono. La fessura scutellare è assente.
Riproduzione
- Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento –dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce abitano le foreste cinesi delle province di Guizhou, Hubei e Sichuan fino ad una quota di 1.700 - 3.000 m s.l.m..[13]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questo genere (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[11]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, la specie di questa voce è descritta al'interno della sottofamiglia Bambusoideae (tribù Arundinarieae).[1][8]
Filogenesi
La conoscenza filogenetica della tribù Arundinarieae è ancora in via di completamento. Per il momento i botanici (provvisoriamente) dividono la tribù in 12 cladi. La specie di questa voce è compresa nell'ottavo clade (Clade VIII).[1]
La posizione filogenetica di Indocalamus wilsonii all'interno della tribù non è ben definita. Potrebbe essere (1) "gruppo fratello" del genere Bergbambos (Clade I)[1]; oppure (2) potrebbe occupare una posizione vicina al Shibataea clade (Clade IV)[3] In tutti i casi non è correlata ai membri del genere Indocalamus, la maggior parte dei quali è inclusa nel Phyllostachys clade (Clade V).[1]
Sinonimi
L'entità di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[15]
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Arundinaria wilsonii Rendle
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Indocalamus nubigenus (Keng f.) T.P.Yi ex H.R.Zhao & Y.L.Yang
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Indocalamus shimenensis B.M.Yang
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Sasa nubigena Keng f.
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Sasamorpha nubigena (Keng) Keng f.
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Sinarundinaria wilsonii (Rendle) Keng f.
Note
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^ a b c d e f Kellogg 2015, pag. 168.
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^ Zhang et al. 2016, pag. 122.
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^ a b PeerJ 2018, pag. 14.
-
^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 1º settembre 2018.
-
^ David Gledhill 2008, pag. 213.
-
^ David Gledhill 2008, pag. 407.
-
^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 1º settembre 2018.
-
^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
-
^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
-
^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
-
^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
-
^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
-
^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 2 settembre 2018.
-
^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 2 settembre 2018.
-
^ The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-420248 Titolo mancante per url
url
(aiuto). URL consultato il 2 settembre 2018.
Bibliografia
- Elizabeth A. Kellogg, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume XIII. Flowering Plants. Monocots. Poaceae., St. Louis, Missouri, USA, 2015.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN 978-88-299-2718-0.
- Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 88, n. 3, 2001, pp. 373-457. URL consultato il 2 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- David Gledhill, The name of plants, Cambridge, Cambridge University Press, 2008.
- Jeffery M. Saarela et al., A 250 plastome phylogeny of the grass family (Poaceae): topological support under different data partitions (PDF), in PeerJ, vol. 4299, 2018, pp. 1-71. URL consultato il 2 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019).
- Robert J. Soreng et al., A worldwide phylogenetic classi?cation of the Poaceae (Gramineae) II: An update and a comparison of two 2015 classi?cations, in JSE - Journal of Systematics and Evolution, vol. 55, n. 4, 2017, pp. 259-290.
- Emmet J. Judziewicz & Lynn G. Clark, Classification and Biogeography of New World Grasses: Anomochlooideae, Pharoideae, Ehrhartoideae, and Bambusoideae (PDF), in Aliso: A Journal of Systematic and Evolutionary Botany, vol. 23, 1 (25), 2007, pp. 303-314. URL consultato il 2 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2018).
- Xian-Zhi Zhang, Chun-Xia Zeng, Peng-Fei Ma, Thomas Haevermans, Yu-Xiao Zhang, Li-Na Zhang, Zhen-Hua Guo, De-Zhu Li, Multi-locus plastid phylogenetic biogeography supports the Asian hypothesis of the temperate woody bamboos (Poaceae: Bambusoideae) (PDF), in Elsevier - Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 96, 2016, pp. 118-129.
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