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Crested Wheatgrass

Agropyron cristatum (L.) Gaertn.

Agropyron cristatum ( Italian )

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La gramigna pettinata (nome scientifico Agropyron cristatum (L.) Gaertn, 1770 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae ex Graminaceae).[1]

Etimologia

In nome generico (Agropyron) deriva da due parole greche: "agros" (= campo) e "pyros" (= grano); è una pianta simile al grano ma non coltivata come un cereale.[2] L'epiteto specifico (cristatum) indica una pianta la cui infiorescenza ha la forma di una cresta.[3]

Il binomio scientifico di questa pianta inizialmente era Bromus cristatus, proposto dal botanico Linneo (1707 – 1778) in una pubblicazione del 1753, modificato successivamente in quello attualmente accettato Agropyron cristatum perfezionato dal botanico tedesco Joseph Gaertner (Calw, 12 marzo 1732 – Tubinga, 14 luglio 1791) nella pubblicazione "Novi Commentarii Academiae Scientiarum Imperalis Petropolitanae. St. Petersburg" (Novi Comment. Acad. Sci. Imp. Petrop. 14(1): 540 - 1770)[4] del 1770.[1]

Descrizione

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Il portamento
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Le foglie
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Infiorescenza
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I fiori
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Spighetta generica con tre fiori diversi

Queste piante arrivano ad una altezza di 2 - 7 dm. La forma biologica è emicriptofita cespitosa (H caesp), sono piante erbacee, bienni o perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e presentano ciuffi fitti di foglie che si dipartono dal suolo.[5][6][7][8][9][10][11][12]

Radici

Le radici sono del tipo fascicolato.

Fusto

La parte aerea della pianta è densamente cespugliosa con fusti ascendenti o decombenti. La superficie può essere puberulenta (raramente è completamente glabra).

Foglie

Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.

  • Guaina: la guaina è abbracciante il fusto; sono presenti dei padiglioni auricolari falcati. In genere la guaina è glabra.
  • Ligula: la ligula membranosa, a volte è cigliata. Lunghezza 2 mm.
  • Lamina: la lamina ha delle forme generalmente lineari, piatte e superficie più o meno glabra nella parte abassiale, quella adassiale è moderatamente pubescente. All'antesi le foglie si presentano convolute. La consistenza può essere rigida. Dimensione delle foglie: larghezza 2 – 5 mm; lunghezza 5 – 15 cm.

Infiorescenza

Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze di tipo racemoso terminale hanno la forma di una pannocchia da oblunga-ovoidale a ovoide-lanceolata, densa ed appiattita. Le spighe sono formate da 3 o più spighette fertili e sessili, disposte in modo distico una per nodo. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli (o a due ranghi[13]), anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. Dimensione della spiga: larghezza 1 – 2 cm; lunghezza 3 – 5 cm.

Spighetta

Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, compresse lateralmente, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da 5 a 11 fiori. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla tra i fiori o sopra le glume persistenti (l'asse dell'infiorescenza non si disarticola). Inoltre la rachide ha brevissimi internodi (1 mm o meno) per cui le spighette sono più o meno orizzontali. Lunghezza delle spighette: 8 – 15 mm.

  • Glume: le glume, con forme lanceolate o ovato-lanceolate e apici acuti sono pubescenti; possono avere una carena asimmetrica. Lunghezza delle glume prossimali: 2 – 3 mm; glume distali: 3 – 4 mm.
  • Palea: la palea è un profillo con alcune venature e margini cigliati; di solito è meno lunga del lemma; l'apice è bidentato.
  • Lemma: il lemma è pubescente; può avere una carena asimmetrica e apici acuti con resta di 2 – 4 mm. Lunghezza del lemma: 8 mm.

Fiore

I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.

  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[6]
*, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.

Frutti

I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme da ovate a oblunghe, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è lungo 1/3 della lunghezza del frutto ed è provvisto di epiblasto; ha inoltre un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.

Riproduzione

Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria). In particolare i frutti di queste erbe possono sopravvivere al passaggio attraverso le budella dei mammiferi e possono essere trovati a germogliare nello sterco.[14]

Distribuzione e habitat

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Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[15] – Distribuzione alpina[16])

Fitosociologia

Dal punto di vista fitosociologico alpino la pianta di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[16]

  • Formazione: delle comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche
  • Classe: Festuco-Brometea
  • Ordine: Festucetalia valesiacae

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa specie (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[9]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il genere Agropyron è descritto all'interno della sottofamiglia Pooideae con circa una dozzina di specie distribuite in Europa, Medio Oriente, Asia temperata e Nord America.[5][6]

Filogenesi

Il genere della specie di questa voce è descritto all'interno della tribù Triticeae (supertribù Triticodae T.D. Macfarl. & L. Watson, 1982). La supertribù Triticodae comprende tre tribù: Littledaleeae, Bromeae e Triticeae. All'interno della supertribù, la tribù Triticeae forma un "gruppo fratello" con la tribù Bromeae.[18]

L'asimmetria della carena delle glume e dei lemmi è una sinapomorfia per il genere di questa specie, che include piante con il genoma designato "P".[5]

Il numero cromosomico per A. cristatum è: 2n = 14, 28 e 42.[19]

Sottospecie

Di seguito sono indicate alcune sottospecie della specie di questa voce, non sempre riconosciute da altre checklist botaniche:[17]

  • Agropyron cristatum subsp. brachyatherum (Maire) Dobignard, 2010 - Distribuzione: Magreb
  • Agropyron cristatum subsp. brandzae (Pantu & Solacolu) Melderis, 1978 - Distribuzione: Romania e Bulgaria
  • Agropyron cristatum subsp. kazachstanicum Tzvelev, 1872 - Distribuzione: Russia
  • Agropyron cristatum subsp. pectinatum (M. Bieb.) Tzvelev, 1970 - Distribuzione: Europa mediterranea, Europa orientale, Transcaucasia, Anatolia e Magreb
  • Agropyron cristatum subsp. ponticum (Nevski) Tzvelev, 1972 - Distribuzione: Crimea
  • Agropyron cristatum subsp. puberulum (Steud.) Tzvelev, 1972 - Distribuzione: Transcaucasia e Anatolia
  • Agropyron cristatum subsp. sabulosum Lavrenko, 1931 - Distribuzione: Ucraina e Russia
  • Agropyron cristatum subsp. sclerophyllum Tzvelev, 1972 - Distribuzione: Transcaucasia

Sinonimi

Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[11]

  • Agropyron aristatum Besser
  • Agropyron brandzae Pantu & Solacolu
  • Agropyron brandzae subsp. ciliatum (Grint.) Dihoru & Negrean
  • Agropyron brandzae var. nyaradyanum Morariu
  • Agropyron cristatiforme P.K.Sarkar
  • Agropyron cristatum subsp. brachyatherum (Maire) Dobignard
  • Agropyron cristatum subsp. brandzae (Pantu & Solacolu) Melderis
  • Agropyron cristatum f. calvum (Schur) Boza & Vasic
  • Agropyron cristatum subsp. erikssonii (Melderis) Á.Löve
  • Agropyron cristatum var. glabriglume Tzvelev
  • Agropyron cristatum var. glabrispiculatum Tzvelev
  • Agropyron cristatum subsp. hamadanicum Yousofi
  • Agropyron cristatum f. imbricatum (Roem. & Schult.) Bukhteeva
  • Agropyron cristatum subsp. imbricatum (Roem. & Schult.) Á.Löve
  • Agropyron cristatum subsp. incanum (Nábelek) Melderis
  • Agropyron cristatum subsp. kazachstanicum Tzvelev
  • Agropyron cristatum var. minor Yousofi
  • Agropyron cristatum f. multiflorum Maire
  • Agropyron cristatum subsp. pachyrhizum (A.Camus) Á.Löve
  • Agropyron cristatum f. pauciflorum Maire
  • Agropyron cristatum var. pectiniforme H.L.Yang
  • Agropyron cristatum subsp. pinifolium (Nevski) Bondarenko ex Korovina
  • Agropyron cristatum var. pluriflorum X.L.Yang
  • Agropyron cristatum subsp. ponticum (Nevski) Tzvelev
  • Agropyron cristatum var. puberulum Boiss.
  • Agropyron cristatum subsp. puberulum (Boiss.) Tzvelev
  • Agropyron cristatum subsp. stepposum (Dubovik) Á.Löve
  • Agropyron cristatum subsp. tarbagataicum (Plotn.) Tzvelev
  • Agropyron cristatum var. villosum Litv.
  • Agropyron cristatum f. villosum (Litv.) Bukhteeva
  • Agropyron czerepanovii Tzvelev
  • Agropyron dagnae Grossh.
  • Agropyron distichum (Georgi) Peschkova
  • Agropyron erickssonii (Melderis) Peschkova
  • Agropyron glabrispiculatum (Tzvelev) Tzvelev
  • Agropyron imbricatum Roem. & Schult.
  • Agropyron imbricatum var. villosum (Litv.) Tzvelev
  • Agropyron incanum (Nábelek) Tzvelev
  • Agropyron karadaghense Kotov
  • Agropyron karataviense Pavlov
  • Agropyron kazachstanicum (Tzvelev) Peschkova
  • Agropyron lavrenkoanum Prokudin
  • Agropyron litvinovii Prokudin
  • Agropyron pachyrhizum A.Camus
  • Agropyron pectinatum (M.Bieb.) P.Beauv.
  • Agropyron pectinatum f. calvum (Schur) Soó
  • Agropyron pectinatum var. dagnae (Grossh.) Tzvelev
  • Agropyron pectinatum var. daralaghezicum Tzvelev
  • Agropyron pectinatum f. elatius (Schur) Soó
  • Agropyron pectinatum var. gluma-villosum Ataeva
  • Agropyron pectinatum var. puberulum (Boiss.) Soó
  • Agropyron pectinatum var. stepposum (Dubovik) Tzvelev
  • Agropyron pectinatum var. submuticum (Grossh.) Tzvelev
  • Agropyron pectiniforme Roem. & Schult.
  • Agropyron pectiniforme subsp. baicalense (T.V.Egorova & Sipliv.) Á.Löve
  • Agropyron pectiniforme f. barbatum Nyár. ex Anghel & Morariu
  • Agropyron pectiniforme subsp. brandzae (Pantu & Solacolu) Á.Löve
  • Agropyron pectiniforme subsp. sabulosum (Lavrenko) Á.Löve
  • Agropyron peschkovae (Georgi) Tzvelev
  • Agropyron pinifolium Nevski
  • Agropyron pinifolium var. sclerophyllum (Novopokr.) Tzvelev
  • Agropyron ponticum Nevski
  • Agropyron puberulum (Boiss.) Grossh.
  • Agropyron pumilum (L.f.) P.Beauv.
  • Agropyron sclerophyllum (Novopokr.) Novopokr.
  • Avena cristata Roem. & Schult.
  • Bromus cristatus L.
  • Bromus distichus Georgi
  • Costia cristata (L.) Willk.
  • Costia imbricata (Roem. & Schult.) Willk.
  • Elymus pectinatus (M.Bieb.) Laínz
  • Eremopyrum cristatum (L.) Willk. & Lange
  • Eremopyrum cristatum var. brachyatherum Maire
  • Eremopyrum puberulum Grossh. ex Prokudin
  • Kratzmannia cristata (L.) Skalicky & V.Jirasek
  • Kratzmannia imbricata (Roem. & Schult.) Opiz
  • Kratzmannia pectinata (M.Bieb.) Skalicky & V.Jirasek
  • Secale pumilum (L.f.) Pers.
  • Triticum aragonense Lag.
  • Triticum caucasicum Spreng.
  • Triticum cristatum (L.) Schreb.
  • Triticum hirsutum Hornem.
  • Triticum imbricatum M.Bieb.
  • Triticum intermedium M.Bieb. ex Kunth
  • Triticum muricatum Link
  • Triticum pectinatum M.Bieb.
  • Triticum pectiniforme Steud.
  • Triticum puberulum (Boiss.) Steud.
  • Triticum pumilum L.f.
  • Zeia cristata (L.) Lunell

Note

  1. ^ a b The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 23 marzo 2020.
  2. ^ Etymo Grasses 2007, pag. 18.
  3. ^ Etymo Grasses 2007, pag. 82.
  4. ^ BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 23 marzo 2020.
  5. ^ a b c Kellogg 2015, pag. 225.
  6. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  7. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 536.
  8. ^ Motta 1960, Vol. 1 - pag. 58.
  9. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  10. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  11. ^ a b Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 23 marzo 2020.
  12. ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 23 marzo 2020.
  13. ^ Kellogg 2015, pag. 28.
  14. ^ Kellogg 2015, pag. 73.
  15. ^ Conti et al. 2005, pag. 47.
  16. ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 930.
  17. ^ a b EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 23 marzo 2020.
  18. ^ Soreng et al. 2017, pag.284.
  19. ^ Tropicos Database, su legacy.tropicos.org. URL consultato il 23 marzo 2020.

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Agropyron cristatum: Brief Summary ( Italian )

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La gramigna pettinata (nome scientifico Agropyron cristatum (L.) Gaertn, 1770 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae ex Graminaceae).

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